10 febbraio Giorno del ricordo

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Oggi, 10 febbraio, le bandiere di Palazzo di Città sono a mezz'asta in segno di rispetto e memoria per le vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
Riportiamo il messaggio del Sindaco

Data:

10 febbraio 2025

Tempo di lettura:

2 min

Giorno del ricordo
Giorno del ricordo

Descrizione

Oggi, 10 febbraio, le bandiere di Palazzo di Città sono a mezz'asta in segno di rispetto e memoria per le vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

Riportiamo il messaggio del Sindaco, Corrado De Benedittis

10 febbraio Giorno del Ricordo

"L’esodo istriano-dalmata e il crimine delle foibe sono, oggi, un monito per tutta l’Europa e per l’intero Occidente. 
Si trattò di pulizia etnica, realizzata attraverso la deportazione di circa 350 mila italiani, costretti ad abbandonare le case e i luoghi in cui avevano vissuto, da generazioni. 
Tale crimine fu commesso dal nascente governo jugoslavo guidato dal maresciallo Tito e dalle formazioni partigiane a lui collegate.
Sembra che il passato sia stato dimenticato.
Sentire il nuovo presidente americano parlare di deportazione di centinaia di migliaia di persone immigrate residenti negli Usa e di trasferimento della popolazione palestinese  fuori dalla Striscia di Gaza, lascia col fiato sospeso. 
Termini del genere dovevano rimanere sigillati tra i rifiuti tossici della storia e invece tornano d’attualità, tra un certo generale consenso e una sostanziale indifferenza. 
Quando un Paese e addirittura l’intero Occidente, con le proprie Istituzioni, scuole, università, fabbriche, non “masticano” più la propria coscienza storica illudendosi che il progresso sia garantito soltanto da saperi tecnici e alti consumi, la deriva autoritaria e antiumanistica è dietro l’angolo. 
In Italia, in particolare, abbiamo assistito, negli ultimi trent’anni, a un vero e proprio sradicamento della tradizione storico-culturale, i cui capisaldi rimandano a intellettuali del calibro di Gramsci e Croce, che promossero sempre, da prospettive molto differenti, la generale capacità di riflessione critica e autocritica della Nazione. 
Serve con urgenza invertire la rotta culturale, per restituire alle nuove generazioni e all’intera società il diritto di non rimanere schiacciati su un presente senza storia, ridotto a un social network, in cui menzogna e verità coincidono."
Dalla Sede Municipale, Lì 10 febbraio 2025
 

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Ultimo aggiornamento

10/02/2025, 09:14

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